Pensioni in Italia: entro 30 anni espolderà il rischio demografico

Pensioni in Italia: entro 30 anni espolderà il rischio demografico
Il nodo delle pensioni continua a restare una delle maggiori criticità del sistema economico e di welfare italiano. Gli ultimi dati in arrivo dall'ente pubblico di statistica confermano l'allarme relativo al rischio demografico, mentre sul tavolo di discussione si moltiplicano le ipotesi di riforma. Purtroppo, bisogna constatare che resta ancora difficile trovare una soluzione ai problemi più urgenti, mentre per quelli futuri ogni eventuale soluzione è rimandata a data da destinarsi.

In questo quadro, è urgente discutere l'imminente squilibrio demografico in Italia. Le proiezioni ISTAT indicano che entro il 2050, avremo cinque anziani per ogni bambino, una tendenza preoccupante per il nostro sistema pensionistico. La futura sostenibilità delle pensioni al momento è affidata al meccanismo del calcolo contributivo, che cerca di garantire la solvibilità delle casse pubbliche a scapito degli importi degli assegni.

Pensione anticipata 2024 in italia: cosa sta per cambiare dal prossimo anno

Pensione anticipata 2024 in italia: guida aggiornata alle nuove regole e requisiti
Le ultime novità sulla pensione anticipata 2024. Cosa sta per cambiare su nuovi requisiti, modifiche alla Quota 103 e altre importanti modifiche.


L'Italia sta assistendo a significative modifiche nelle regole relative alla pensione anticipata, come delineato dalla Legge di Bilancio per il 2024. Si tratta di modifiche progettate per rispondere alle esigenze di un panorama lavorativo in evoluzione e al contesto economico nazionale. Interventi che includono una serie di aggiustamenti nei requisiti di età e di contribuzione, nonché nelle modalità di calcolo delle pensioni.

La manovra 2024 apporta quindi modifiche importanti che influenzano sia i lavoratori nel settore pubblico che privato. Tra le novità più rilevanti vi è la conferma della quota 103, che permette l'accesso alla pensione anticipata a 62 anni con 41 anni di contributi, sebbene con nuove penalizzazioni che mirano a mantenere l'equilibrio dei conti previdenziali.

Le nuove prospettive della riforma pensionistica italiana

Associazione Teorema - L'evento di Roma tenutosi lo scorso 10 Novembre
Durante un recente evento a Roma tenutosi lo scorso 10 Novembre alcuni dei più importanti esperti previdenziali si sono riuniti sotto l'egida della neonata associazione Teorema, con l'obiettivo di creare un registro professionale per gli specialisti in materia previdenziale. L'iniziativa riflette l'urgenza di affrontare le incertezze del sistema pensionistico italiano, un settore in costante evoluzione e spesso soggetto a riforme non strutturali. L'evento ha così offerto una preziosa occasione di confronto aperto tra figure chiave come l'ex Ministro del Lavoro Elsa Fornero, il Professor Giuliano Cazzola, esperto in diritto del lavoro, e Cesare Damiano, anch'egli ex Ministro del Lavoro. Hanno partecipato anche Domenico Cosentino, esperto di previdenza e Francesco Giordani, Presidente di Teorema.

Naturalmente, le recenti modifiche apportate dal Governo Meloni al sistema pensionistico sono state al centro delle discussioni. I cambiamenti introdotti, secondo molti lavoratori, rappresentano un peggioramento rispetto a quanto proposto dalla Riforma Fornero, che almeno garantiva regole più chiare. L'ex Ministro Fornero ha sottolineato che l'attuale dibattito sui diritti pensionistici deve considerare l'impatto sui giovani e sulle generazioni future. Ha perciò criticato l'idea di cancellare la propria riforma senza un'alternativa sostenibile, mettendo in dubbio la fattibilità di promesse come l'eliminazione della Riforma Fornero o l'introduzione della "quota 41".

Cazzola ha invece espresso preoccupazione per l'attuale tendenza a ridurre l'età pensionabile, sottolineando come questo approccio non tenga conto delle reali esigenze e delle prospettive dei giovani lavoratori. Ha inoltre criticato la "quota 103" come una misura poco flessibile e inefficace. Damiano ha riflettuto sull'eliminazione della cosiddetta "opzione donna" e sulla rigidità del sistema delle quote. Ha proposto modifiche, come una penalità ridotta per chi va in pensione anticipatamente, sostenendo che il suo disegno di legge (DDL 857) sarebbe ancora applicabile con alcune modifiche.

Il convegno ha messo perciò in luce la necessità di un approccio più equilibrato e sostenibile alla riforma pensionistica in Italia, sottolineando l'importanza di soluzioni strutturali e a lungo termine. Questa visione è condivisa da Cosentino, che ha evidenziato la necessità di misure più certe e concrete per il futuro dei lavoratori italiani. Il convegno, moderato dal giornalista Michele Damiani, ha offerto un raro momento di dialogo costruttivo tra esperti, evidenziando la necessità di un approccio più maturo e ponderato alla riforma pensionistica. Un tema che continua a essere centrale nel dibattito politico e sociale italiano e che con elevata probabilità lo resterà anche nei mesi e negli anni a venire.

La nuova era del lavoro: Il ruolo del Previdenzialista

In che modo cambierà il mondo del lavoro nei prossimi anni e quale ruolo assumerà l'esperto di previdenza? Al centro di questo scenario in continua mutazione emerge proprio un ruolo cruciale eppure a lungo trascurato: il previdenzialista. Questi professionisti, fino ad oggi spesso operanti dietro alle quinte, stanno finalmente vedendo riconosciuta la loro importanza grazie all'iniziativa dell'Associazione Nazionale Previdenzialisti "Teorema".

A Roma, il prossimo venerdì 10 novembre 2023, si terrà un evento di grande discontinuità: il convegno "La nuova previdenza". Questa occasione segnerà la presentazione ufficiale della neonata associazione "Teorema", fortemente voluta e guidata dal Presidente Francesco Giordani. Personalità di spicco nel campo del lavoro e della previdenza, come Cesare Damiano, Elsa Fornero, Giuliano Cazzola e Domenico Cosentino, saranno presenti. Questa assemblea, moderata dal giornalista Michele Damiani, promette di porre le basi per una trasformazione nel modo in cui la figura del previdenzialista è vista e valutata nella società. Il Presidente Giordani, con estrema chiarezza, sottolinea che l'obiettivo primario di "Teorema" è quello di riunire sotto un'unica bandiera tutti coloro che si occupano della materia della previdenza. L'associazione si pone come punto di riferimento e di formazione per coloro che vogliono intraprendere questa carriera professionale.

Sebbene il ruolo del previdenzialista sia ampiamente diffuso in Italia, non esiste ancora una struttura organizzativa o un albo che ne regoli l'operato. Recentemente, il Ministero dello Sviluppo Economico ha riconosciuto l'importanza di questa figura professionale e ha concesso a "Teorema" il potere di rappresentarla, conferendo il riconoscimento ufficiale agli specialisti formati all'interno dell'associazione. Giordani mette in luce il processo di formazione offerto da "Teorema", che si basa su corsi di aggiornamento organizzati dal Comitato tecnico scientifico. Questo programma non solo fornisce una base di conoscenze fondamentali, ma garantisce anche il riconoscimento e l'accettazione della figura del previdenzialista nel contesto lavorativo e istituzionale.

Il responsabile delle Relazioni Istituzionali di "Teorema", Domenico Cosentino, si unisce al Presidente Giordani nell'entusiasmo per il riconoscimento finalmente conferito a questa figura professionale. Cosentino sottolinea l'importanza di questa nuova era che vede il previdenzialista come una figura centrale e strategica nella società. L'Associazione, oltre a promuovere la formazione di altissimo livello, si propone come catalizzatore per una riforma previdenziale. La volontà è quella di partecipare attivamente al processo decisionale, offrendo contributi concreti e collaborando con le istituzioni per plasmare un futuro più sicuro e sostenibile per i lavoratori.

In un momento di incertezza previdenziale, l'obiettivo di "Teorema" è chiaro: garantire che la figura del previdenzialista sia riconosciuta come una professione di fondamentale importanza, paragonabile ad altre figure professionali consolidate come avvocati, giornalisti e commercialisti. Il convegno "La nuova previdenza" rappresenta un punto di svolta cruciale nel riconoscimento e nell'elevazione del ruolo del previdenzialista, un passo avanti verso un futuro dove la sicurezza lavorativa e previdenziale sarà garantita e tutelata da professionisti altamente specializzati e formati. Questo evento promette di essere non solo un'occasione per celebrare un nuovo inizio, ma soprattutto un'opportunità per ridefinire un settore vitale per la stabilità economica e sociale, trasformandolo in una professione di prestigio e fondamentale per il benessere della società nel suo complesso.

Per ulteriori approfondimenti:

Salario minimo, Cosentino: misura da perseguire uniti al fine di dare dignità ai lavoratori tutti

L'intervista all'esperto previdenziale Domenico Cosentino sul salario minimo, una misura al centro dell'attuale dibattito politico che sta facendo discutere.


Il salario minimo come misura da perseguire uniti, al fine di dare dignità a tutti i lavoratori. È l'opinione espressa da Domenico Cosentino, esperto di previdenza e lavoro, all'interno di un'intervista rilasciata ad Erica Venditti per il portale Pensioni per Tutti. Nella discussione con la giornalista Cosentino ha fatto il punto della situazione in merito alla misura in corso di discussione, ricordando che al momento circa tre milioni di italiani con un tenore di vita verso la sussistenza possiedono entrate al limite della sopravvivenza.

Una realtà definita come triste e ben nota, ma nonostante ciò ancora lontana dall'essere risolta. L'attuale discussione parlamentare sul salario minimo avrebbe quindi risollevato una questione che in realtà attende risposta da molto tempo, riaccendendo il dibattito politico.

"L’introduzione, per legge, di un salario minimo, sembra essere una sfida della politica ai sindacati ma più in generale alle parti sociali. Invece dovrebbe essere una misura da perseguire uniti al fine di dare dignità ai lavoratori tutti.  Ad oggi invece mi pare più una misura bandiera” rimarca l'esperto, facendo esplicito riferimento ai diversi tentativi di intervento effettuati dagli esecutivi precedenti.

Tra le soluzioni proposte da Cosentino c'è quindi la necessità di intervenire su tutte le componenti delle buste paga dei dipendenti, come ad esempio gli scatti di anzianità, le maggiori, le tutele per malattia, infortunio e maternità. Contemporaneamente è necessario intervenire sulla questione previdenziale, sia agendo sugli assegni pubblici che su quelli complementari. Con particolare attenzione alle situazioni di precarietà a vulnerabilità, agendo così concretamente sul lavoro povero.

L'intervista completa a Domenico Cosentino è disponibile al seguente link.

Pensioni quota 103: nuove ipotesi di estensione al 2024

Pensioni quota 103: le nuove ipotesi per il 2024
Le pensioni anticipate con quota 103 potrebbero essere prorogate fino al 2024, senza l'attuazione di riforme strutturali. Questa è l'ultima ipotesi emersa dal dibattito in corso sul sistema pensionistico italiano. L'idea di estendere ulteriormente la validità di questa formula di accesso anticipato alla pensione è motivata dalle incertezze causate dalla pandemia di COVID-19 e dalle attuali difficoltà economiche che ne sono derivate per molte famiglie. 

L'accesso flessibile alla pensione continua purtroppo a restare un nodo irrisolto del sistema previdenziale pubblico, dopo l'avvento della legge Fornero avviata nel 2011. I continui aggiustamenti che si sono ripetuti nel corso degli anni successi hanno posto delle salvaguardie su specifiche situazioni di disagio, senza però garantire al sistema la flessibilità in uscita necessaria.

Armiliato candidata presso l'Ambasciata Italiana come Console Onorario in Varna

Apprezzando il forte impegno civico e la grande competenza dimostrata in tutti questi anni in campo previdenziale e rispetto alle tematiche di welfare, si segnala la candidatura presso l'Ambasciata Italiana in Sofia a Console Onorario in Varna della D.ssa Orietta Armiliato.

Recentemente Armiliato ha raccolto e portato avanti con le Istituzioni Italiane preposte, le istanze dei residenti AIRE in Bulgaria rispetto alla questione de-fiscalizzazione delle pensioni, situazione positivamente conclusasi nel mese di Settembre u.s. con la retromarcia dell’Inps e il ripristino delle pensioni che erano state oggetto di tassazione. 

Durante lo svolgimento di tale attività, Armiliato ha raccolto l’istanza di molti residenti dettata dall’esigenza di poter colmare la vacanza datata Febbraio 2022 del Console Onorario dovuta a pensionamento, ripristinando cosi l’erogazione dei servizi consolari in loco, oltre alla necessità di migliorare i servizi stessi, alcuni dei quali oggi erogabili solo presso l’Ambasciata a Sofia, condizione che crea non pochi problemi ai residenti legati alla distanza dei dieci Paesi sparsi sul territorio che compongono la Circoscrizione di Varna.

Prendendo spunto dalle parole di Gianpietro Pisati (GRUPPO OPERATIVO PRO DEFISCALIZZAZIONE PENSIONE IN BULGARIA) "si riconoscono il carattere, la preparazione e l'esperienza notevole sui temi e sulle problematiche sociali di Orietta. E perché no; anche le sue amicizie istituzionali in Italia. Crediamo sia un' ottima scelta per ricoprire il ruolo ora vacante. Adesso aspettiamo l'esito delle verifiche in Ambasciata e restiamo fiduciosi nel risultato".

A tal proposito, abbiamo raccolto alcuni commenti da Armiliato, la quale ha confermato l'apprezzamento per l'iniziativa. <<Grazie davvero a tutti coloro che ripongono fiducia nella sottoscritta. Garantisco fin da ora che, qualora la candidatura fosse accettata e diventasse quindi assunzione di ruolo, farò del mio meglio (ed un po’ di più) per tutti voi/noi e lo farò in nome di quei valori che sono innanzi tutto “disciplina ed onore”, così come sancisce la nostra Carta Costituzionale>>.